Sirmione, manifestazione di protesta dell'associazione Vela e pesca In difesa dello «scivolo» I diportisti chiedono la gestione di Punta Grò

Con un lungo corteo di macchine e carrelli per il trasporto di piccoli natanti lungo la strada della penisola di Sirmione l'associazione «Vela e pesca» ha voluto richiamare l'attenzione sulla chiusura della via di Punta Grò. Una vicenda iniziata nell'agosto dell'anno scorso quando il Comune di Sirmione chiuse con una sbarra la strada d'accesso che conduce all'unico scivolo a lago rimasto pubblico in tutto il basso Garda. Le motivazioni dell'ordinanza comunale - sicurezza per la circolazione, tutela dell'ambiente, pericoli per i bagnanti (l'area tuttavia non è balneabile) - sono apparse agli abituali frequentatori pretestuose.

Perciò, dopo una serie di lettere al sindaco e relative risposte, un gruppo di diportisti si è costituito in associazione culturale e ha fatto ricorso al Tar. Pur essendo stata rimossa la sbarra la situazione stenta a trovare una soluzione ed è ulteriormente complicata dal fatto che tra Pacengo e Desenzano non esistono scivoli a lago pubblici che non solo offrano le medesime comodità, ma che siano realmente raggiungibili.

Punta Grò si distingue infatti per alcune positive caratteristiche: un lungo viale asfaltato e illuminato che staccandosi dalla Gardesana permette alle auto munite di carrello di accedere allo scalo senza intralciare il traffico, l'ampia estensione della spianata a fronte del lago che consente di eseguire le manovre in tutta sicurezza e in pochissimo tempo, il parcheggio a pochi metri di distanza che consente, al termine della giornata sul lago, un recupero immediato dei natanti, evitando così situazioni caotiche che si rivelerebbero assai pericolose in caso di maltempo.

Il bacino d'utenza di questo scalo, proprio per la sua unicità, è assai ampio, come ben dimostrano le 450 firme raccolte per protestare contro la chiusura.

Il Comune, alle pressanti istanze di questi cittadini, ha risposto invitando a fare uso di altri due scali presenti sul territorio sirmionese - uno in località Brema, l'altro presso la sede dei Volontari del Garda. Soluzioni che però i firmatari della petizione giudicano inadeguate per motivi di sicurezza e di funzionalità degli scivoli.

Paolo Quinzani e Paolo Pirovano, due rappresentanti dell'associazione spiegano di aver presentato sia al demanio, attuale proprietario di Punta Grò, sia al Comune, un progetto di riqualificazione dell'intera area accompagnata dalla richiesta di ottenerla in concessione.

Elisa Rocca