Sirmione, gli «Amici della Vela» ricorrono al giudice su punta Grò
Le ruspe del Comune hanno demolito lo scivolo gratuito
Lo
scivolo di Punta Grò non esiste più. Qualche giorno fa
le ruspe del Comune lo hanno demolito. E per i diportisti della
domenica, quelli con carrello e barca, si fa sempre più dura
trovare un approdo. Tra Peschiera e Padenghe trovare uno scivolo
(pubblico e gratuito) per calare barche in acqua è come
cercare un ago nel pagliaio. L'Associazione Amici della Vela e della
Pesca onlus, ottanta aderenti sparpagliati tra le province di
Brescia, Verona e Mantova, che si era resa protagonista di
un'infuocata polemica con l'amministrazione comunale proprio per
difendere «l'unico scivolo idoneo nel basso Garda», dopo
un periodo di apparente calma, ha deciso di dissotterrare l'ascia di
guerra e ricorrere alla giustizia amministrativa. Lo studio legale
Gorlani-Morabito di Brescia ha infatti ricevuto l'incarico di
depositare un ricorso al Tar di Brescia. I giudici saranno chiamati a
rispondere in particolare ad alcuni quesiti: le modalità della
concessione dell'area di punta Grò da parte dell'ente gestore
demaniale al Comune di Sirmione, la chiusura al transito della strada
che consentiva fino a qualche tempo ai diportisti di raggiungere lo
scivolo. La zona è stata data in concessione da alcuni mesi
all'ente comunale perchè inserita in un progetto per la
creazione di un parco naturale. Di recente è stata anche
emanata una delibera di giunta, con tanto di stanziamento. I
responsabili dell'associazione diportistica, però,
controbbattono decisamente: «Ci chiediamo come abbia fatto il
Comune ad ottenere il titolo di concessione pur non avendo presentato
un progetto, mentre noi l'abbiamo depositato. La concessione a noi è
stata negata perchè - continua Paolo Quinzani del sodalizio -
il Comune avrebbe presentato una richiesta già nel febbraio
scorso: questo ha riferito per scritto il gestore del demanio con
sede a Salò. Poi, lo stesso Comune nel mese di agosto ci ha
risposto dicendo che era impossibile fornire copia del progetto in
quanto lo stesso non era stato elaborato». Secondo la versione
di Quinzani, l'associazione avrebbe proposto, come alternativa a
punra Grò, uno scivolo nei paraggi di Lugana Marina dove
esiste il distaccamento dei Volontari del Garda, ovviamente pagando
l'affitto e accolllandosi le varie spese. La replica del sindaco
Maurizio Ferrari: «Lo scivolo è stato demolito perchè
lo prevede il progetto di realizzazione del percorso pedonale. In
accordo con la Regione sistemeremo un degno scivolo alla Brema, tanto
che c'è un finanziamento. I diportisti non possono continuare
a polemizzare, nè pretendere di avere i posti auto davanti al
lago: occorrono dei sacrifici per tutti». Puntualizza
l'associazione: «In un verbale di riunione del luglio scorso il
funzionario regionale aveva disposto che l'utilizzo dello scivolo di
punta Grò dovesse essere garantito fino all'inizio dei lavori
del Comune: ciò non è stato fatto».
Maurizio
Toscano