Mercoledì 21 maggio si è tenuto un incontro presso il Comune di Sirmione a cui ha partecipato il nostro avvocato con l'intento di trovare nuovamente una soluzione ai problemi irrisolti degli scivoli a lago. Innanzitutto, situazione piuttosto discutibile, ci è stata negata la partecipazione: tale incontro doveva tenersi a -porte chiuse-.
Desideriamo ricordare che nel mese di luglio 2002, a seguito di un incontro tenutosi a Salò alla presenza di rappresentanti della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia, era stato stabilito che i comuni di Sirmione e Desenzano, a fronte di un contributo economico, avrebbero dovuto sistemare gli alaggi esistenti al fine di migliorarne l'accessibilità e la fruibilità in seguito anche alla maggior affluenza che avrebbero avuto causa chiusura dell'unico vero punto di alaggio razionale esistente che era quello di Punta Grò. Dopo undici mesi purtroppo possiamo solo constatare che Sirmione NON ha effettuato alcuna modifica.
Ma torniamo all'incontro: a detta del nostro avvocato si è evidenziata ancora una totale chiusura da parte dell'Amministrazione Comunale di Sirmione che è tornata a negare l'accesso alla zona dei Volontari del Garda anche a fronte di un contributo economico e che perfino ci ha “offerto” di contribuire di persona alla sistemazione dello scivolo sito in località Brema. Proposta, quest'ultima, che ci pare paradossale avendo la Regione stessa proposto il finanziamento. Non ci resta dunque che constatare ulteriormente l'atteggiamento di totale chiusura che ha da sempre impedito un dialogo costruttivo e utile. Tuttavia, essendo ora il problema esploso con l'avvento del caldo, provvederemo a realizzare una piccola documentazione fotografica e a consegnarla direttamente in Regione a chi, ormai un anno fa, aveva promesso la soluzione di questi problemi.