Sabato 4 ottobre 2003 si è svolta a Sirmione la prevista manifestazione autorizzata. Un lungo biscione di auto con imbarcazione al seguito ha percorso interamente la penisola di Sirmione. Erano presenti anche alcuni sostenitori con solo automobili.
Come anticipato, l'evento era organizzato congiuntamente con l'associazione dei venditori ambulanti contro l'atteggiamento di chiusura dimostrato dall'Amministrazione comunale di Sirmione.
Erano presenti oltre 40 equipaggi, una quindicina di sostenitori con auto e circa un centinaio di furgoni. Inevitabili pesanti ripercussioni sul traffico per tutta la durata della manifestazione ovvero tra le 16 e le 18.30 con blocco totale della statale Brescia-Verona per alcune decine di minuti.
L'allegra e variopinta carovana ha percorso a passo d'uomo tutto il percorso riscontrando curiosità da parte dei turisti e dei cittadini più abituati a vedere le barche solcare le dolci acque del nostro lago piuttosto che sfilare in mezzo al traffico lungo le vie del centro. Ognuno di noi avrebbe voluto calare la barca in acqua ma... dove avremmo potuto farlo a Sirmione??? alcuni cartelloni recavano la scritta: “dove vai se lo scivolo non ce l'hai?”. Nulla di più vero.
Com'è nostro solito la manifestazione è stata pacata, allegra, ma decisa. Probabilmente è stata anche la prima in Italia di questo genere!!! proprio per questo l'Amministrazione di Sirmione, e non solo, dovrebbe meditare sulla situazione che si è venuta a creare; una situazione insostenibile alla quale ora va necessariamente trovata una soluzione. Tutto, come ben noto, è scaturito dalla chiusura incondizionata dell'unico vero alaggio nel basso Garda che era quello di Punta Grò. Inutili le nostre richieste fatte direttamente al Sindaco di Sirmione, inutili le nostre lettere, le nostre richieste di avere prima una zona alternativa; inutili le nostre richieste di avere in alternativa un'area da prendere in affitto (dunque a costo zero per il Comune). Tutto inutile, come se noi non esistessimo. Sono quasi tre anni che facciamo sentire la nostra voce ma solo Sirmione ha sempre lasciato inascoltate le nostre richieste. A Salò, in occasione della conferenza dei servizi di luglio 2002, ci era stato garantito che saremmo stati convocati quanto prima per analizzare insieme i problemi e le possibili soluzioni ma fino a ora nulla.
Ben diverso l'atteggiamento di Desenzano che ha realizzato la zona Zattera tra l'altro su precise nostre indicazioni implicitamente riconoscendo la nostra serietà. Ringraziamo questi amministratori che hanno dato prova di lungimiranza: si può continuamente penalizzare cittadini e turisti che nella vacanza cercano prima di tutto libertà di movimento in una società piena di paletti e divieti?... il lago è bello solo se si può godere in libertà. E poi è patrimonio di tutti, non deve essere blindato.
Sirmione sa che una soluzione è possibile, da subito. Perché tirare tanto in lungo? Infatti esiste una struttura adeguata ma da una decina di anni chiusa perché annessa alla sede distaccata dei Volontari del Garda. In occasione di un incontro presso la sede dei Volontari a Salò è stato ufficialmente dichiarato che questa organizzazione non ha nulla in contrario a condividere il sito. Che aspetta allora Sirmione ad approvare questa soluzione?
Possibile che per avere garantito il diritto di accesso al lago sia necessario manifestare continuamente?
Ora abbiamo mostrato che ci siamo, che siamo un gruppo di persone assolutamente tranquille ma decise a far valere legittime richieste tanto più ferme nel conseguire lo scopo perché sicure di operare nell'interesse dell'intera collettività e vogliamo sfidare chiunque a dimostrare il contrario. Ne sono una riprova, tra l'altro, le 650 firme arrivate per ora a sostegno della nostra iniziativa una cinquantina delle quali di turisti stranieri, e il consenso unanime, plateale, di molti turisti che sono venuti a conoscenza della nostra iniziativa. Dunque torniamo a chiedere nuovamente di aprire una tavolo di discussione. Chiediamo un confronto serio e che eviti perdite di tempo da entrambe le parti. Ora basta con le promesse non mantenute.
Dopo una stagione pessima per il turismo lacustre (i dati mostrati dal TG3 regionale sono: -40% presenza di turisti tedeschi e -30% di turismo globale sul lago di Garda) crediamo sia inevitabile rivedere alcune scelte e valutare nuove iniziative. Svecchiamo il lago, guardiamo avanti.
Ricordiamo che l'Associazione Amici della Vela e della Pesca auspica da sempre il dialogo con le istituzioni preposte e che ha proposto anche soluzioni a costo zero con impatto ambientale sostanzialmente nullo.
Seguono alcune immagini dell'evento.