Fallito il tentativo della Regione ai fini di un patto che consenta il libero alaggio delle imbarcazioni


Diportisti, Sirmione resiste ad oltranza

Ora si cambierà Comune, verifica delle località del Basso lago aperte alla trattativa



Diportisti e amministrazione comunale restano ai ferri corti. Nemmeno la mediazione della Regione e della gestione associata del demanio extraportuale è riuscita a sbloccare il contenzioso che ruota attorno alla disponibilità di alaggi liberi per calare nel lago le imbarcazioni. La vicenda si protrae da anni e ruota attorno alla decisione dell'amministrazione del sindaco Maurizio Ferrari di chiudere la strada che portava alla zona di Punta Grò. Il provvedimento di fatto decretava la chiusura dell'alaggio delle imbarcazioni presente in quella zona e dell'area retrostante usata dai proprietari di barche per parcheggiare auto e carrello. I proprietari di barche riuniti nell'associazione Amici della vela e della pesca con sede a Pozzolengo fecero ricorso al Tar. Prima della sentenza, l'ordinanza fu annullata. Salvo poi riaprire il procedimento. Il Comune chiese al demanio di avere in concessione la fascia a lago di Punta Grò dove c'era lo scivolo ed una volta ottenutala l'ha demolito. Le proteste dei diportisti da allora si sono moltiplicate. In sostanza oltre 300 proprietari di imbarcazioni sostengono che nel basso lago non è facile accedere liberamente al lago con l'imbarcazione per la progressiva chiusura degli alaggi. Da qui la richiesta di rimettere in funzione quelli esistenti o di aprirne di nuovi, cosa che a dire dei diportisti doveva essere fatta prima di chiudere quelli operativi. Un primo incontro sul questo problema era già stato promosso dalla Regione. Era arrivato l'impegno del Comune a sistemare l'alaggio in zona Brema a Sirmione entro l'estate appena trascorsa. Il mancato rispetto delle previsioni aveva spinto l'associazione a rivolgersi nuovamente alla Regione riproponendo il tema della carenza di alaggi pubblici. C'è stato un nuovo incontro sponsorizzato dalla Regione convocato dalla «gestione associata» che ha sede a Salò svoltosi recentemente a Sirmione. Ma il confronto non ha fatto altro che rimarcare i contrasti. L'associazione ha chiesto di consentire in territorio di Sirmione l'uso temporaneo dello scivolo adiacente la sede dei Volontari del Garda a Lugana rendendosi disponibile a ripristinarlo e ad effettuare piccole opere accessorie a proprie spese in cambio della possibilità di usufruirne per un periodo da concordare. La risposta del sindaco Maurizio Ferrari è stata negativa. Il Comune intenderebbe realizzare una passeggiata a lago e usarla per il Grest. La riunione si è conclusa con l'invito ai diportisti a individuare una serie di possibili soluzioni, cioè di utilizzo di vecchi alaggi o creazione di nuovi fra Desenzano, Sirmione e Peschiera, da inviare alla gestione associata.





Disponibile la pagina del Giornale di Brescia in formato pdf