Venerdì 6 febbraio 2004 abbiamo avuto un appuntamento con il responsabile dell'Ispettorato di Porto di Verona. Sono stati affrontati i purtroppo soliti problemi ma questa volta dobbiamo dire che ci siamo trovati di fronte una persona che conosce alla perfezione il problema e che pare sia intenzionata a trovare reali soluzioni.
Già dal 1994 l'Ispettorato di Porto aveva presentato precisa documentazione sullo stato degli alaggi nel veronese, sollecitando anche la razionalizzazione di alcuni, l'eliminazione di altri e la realizzazione di nuovi per meglio distribuirli e soprattutto renderli fruibili. A questo punto, tuttavia, si tratta di trovare delle soluzioni a un problema ben noto. E qui, dunque, entriamo in scena noi. Ci è stato infatti suggerito di:
redarre un completa relazione completa di fotografie e rilievi degli alaggi sulla sponda veronese al fine di documentarne lo stato (parte di questa relazione è già da tempo pronta e disponibile su internet);
presentare alcune proposte concrete da vagliare. Le proposte saranno di due tipi: alaggi aperti a tutti e alaggi realizzati su area demaniale con spese sostenute dalla nostra associazione e dunque concessi agli associati per un periodo di tempo da definire.